🥪  Se non è zuppa è pan bagnato

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Negli ultimi mesi la guerra Russo-Ucraina è stato l’argomento più trattato sui mass media. In particolare il Servizio pubblico TV e il sistema Mediaset / La7 ci hanno informato senza soluzione di continuità sulla vicenda dove i talk show; le varie rubriche di intrattenimento; le trasmissioni di approfondimento; gli speciali TV … ci hanno descritto la tragica vicenda nei minimi particolari dove il “diavolo” Putin è il cattivo a fronte del prode Zelensky, difensore della libertà dei popoli e della Democrazia globalizzata.

La carta stampata padronale di sistema, naturalmente ha dato il suo contributo perfettamente allineata al Pensiero unico qualunquista e piagnucoloso ispirandosi al libro Cuore di De Amicis.

Assistiamo alla “demonizzazione” del dittatore sanguinario Putin e alla glorificazione del valoroso Presidente americano Biden, al vertice di una coalizione mondiale di colonizzati che irrora – a nostro svantaggio ed a vantaggio USA – demenziali sanzioni antirusse e che rifornisce – col nostro contributo a debito – di armamenti sempre più sofisticati la vittima Ucraina.

Nell’irrorare giudizi il metodo più seguito è quello della logica binaria: la vittima è l’Ucraina mentre Putin è l’aggressore dove i fatti storici; i trattati non rispettati (Minsk); la geopolitica (assedio NATO); le provocazioni della NATO (esercitazioni al confine russo); gli interessi della famiglia BIDEN (il figlio del Presidente USA, Hunter Biden, ha interessi e affari milionari in Ucraina) … il “Fuck the Eu”, letteralmente “l’Unione europea si fotta“, pronunciata in una   telefonata con l’ambasciatore americano in Ucraina Geoff Pyatt da Victoria Nuland, ambasciatrice all’Ue dove si parlava del coinvolgimento dell’Unione Europea per la soluzione della questione ucraina.

Abbiamo assistito in EU ad un entusiasmo parossistico nel descrivere le sanzioni sempre più perfezionate e mirate comminate all’Orso russo  con le conseguenze catastrofiche per i Paesi europei, in particolare il nostro dove il costo della vita aumenta a dismisura; le imprese chiudono e licenziano gli operai; la bolletta della luce aumenta in modo spropositato con milioni di famiglie non in grado di pagarle; dove anche il “pane” diventa una merce rara; col debito pubblico che aumenta in modo esponenziale anche per comprare e regalare armamenti all’Ucraina per soddisfare l’imperialismo USA …

Gli Stati Uniti dal 1776, data in cui fu dichiarata l’indipendenza, sono stati in guerra 222 anni su 246. Fra i conflitti più significativi: Corea, Vietnam, Iraq, Bosnia-Erzegovina-Kosovo, Afghanistan, Yemen, Libia, Siria …  Tra l’altro, come molti documenti dimostrano hanno anche favorito il terrorismo, fomentato disordini, comminato sanzioni ovunque.

In relazione alle giuste sanzioni comminate alla Russia di Putin per la guerra scatenata in Ucraina, una domanda sorge spontanea: quali sanzioni sono state comminate agli aggressori per le bombe sulla Serbia con nostra partecipazione (1999); la Prima guerra del Golfo (1990-1991); la guerra irachena con nostra partecipazione (2003-2011); le bombe sulla Libia, con nostra partecipazione (2011); la guerra afghana con nostra partecipazione (2001-2021)?

Ai lamentosi pacifisti/guerrafondai nostrani l’ardua risposta.

🏈 18.10.2022 – Se non è zuppa è pan bagnato

©️ Il Simplicissimus, 18.10.2022
Victoria Nuland

4 risposte a 🥪  Se non è zuppa è pan bagnato

  1. lillibeth60 scrive:

    Quali? perché non lo so.
    Condivido la disinformazione, il pensiero unico, la logica binaria …

    Saluti Elisabetta

    Dal forum del Fatto quotidiano

  2. Surfinia scrive:

    Invidio bonariamente il suo ottimismo e comunque mi permetta di allegarle questo semplice, ma eloquente, schema.

    Buona giornata.

    Dal Forum del Fatto quotidiano

  3. Alessio_A scrive:

    Che gli USA siano guerrafondai è ampiamente dimostrato e non è una novità, questo però non mi fa tifare per nessuna delle fazioni opposte, la differenza sta nelle dimensioni non nel principio, la mia condanna è per le guerre, l’oppressione, la prepotenza, la prevaricazione, la dittatura, l’aggressione e l’oppressione a qualsiasi livello. Non sono ottimista (anche se non è peccato esserlo) , è un dato di fatto che anche nella peggiore delle catastrofi non tutto va completamente perso, la capacità di ripartire è innata nel genere umano e la ripartenza gode dei benefici delle conoscenze precedentemente acquisite, purtroppo non abbiamo la stessa capacità nel controllare le nostre preistoriche pulsioni, (a livello personale e di gruppo) non riusciamo a controllare le ataviche paure. Le pulsioni istintive affogano il pragmatismo, la capacità di analisi, affogano la solidarietà, la fratellanza, la comunanza e la partecipazione. La storia/biografia della “grande anima” Gandhi è un grande insegnamento e andrebbe illustrato e approfondito fin dalle scuole elementari.
    Buona giornata anche a lei

    Dal forum del Fatto quotidiano

  4. Complimenti! Una analisi perfetta! Ma i poveri cittadini italiani, drogati dal sistema dell’informazione in Italia sotto totale controllo americano e sotto la loro totale censura, non capiranno mai la verità!!!

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